Dialogo interculturale e immersione nel folklore della Regione Nordest de Brasile. Percorso formativo pre-partenza 2024


Sei mai stato nella città di Juazeiro da Bahia, magari facendoti accarezzare il viso e il corpo dal vento caldo e secco del Sertão?

Hai già ‘giocato’ a Capoeira?’ 

Conosci la Festa di São João e il Forró, la danza popolare della regione Nordest del Brasile?

Se ti interessa approfondire la lingua portoghese, alcune tematiche specifiche della cultura e delle tradizioni di questa regione brasiliana e la danza popolare del Forró, vieni agli incontri del percorso formativo pre;partenza di quest’anno.

Appuntamenti che fanno parte del percorso formativo pre-partenza per le esperienze di scambio interculturale del programma Intereurisland 2024, ma che sono aperti a chiunque sia interessata(o) alla lingua portoghese e alla cultura brasiliana. Il percorso è promosso dall’Associazione EnARS di Padova.

Location: La Casetta nel Bosco, sede dell’Associazione Marcellino (di seguito le indicazioni per raggiungerla)

Date degli incontri: 16 e 30 aprile, 14 e 28 maggio, 11, 18 e 25 giugno e 2 luglio.

Programma incontri:

Ore 17.45: Accoglienza nella Casetta nel Bosco, a seguito le indicazioni

Ore 18.00: inizio lezioni di portoghese (presenziale ma anche on-line) con studentesse/i del Master in Educazione, Cultura e Territori Semiaridi PPGESA, dell’Università dello Stato della Bahia, UNEB, Brasile.

Ore 19.30: Cena condivisa (ognuno porta qualcosa da condividere)

Ore 21.00: inizio serata interculturale con corso di Forró, la danza popolare del nordest brasiliano, una serata con Cineforum (Film: Central do Brasil) e una serata con Capoeira.


Link modulo di iscrizione:

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdsiGjIIkuMsZF0y5YOTii0IFvSqdRQUyonnTqnv3tQnesd5w/viewform


Data della festa di São João (San Giovanni): 22 o 23 giungo, ancora da definire

Info: Cell / WhatsApp: +39 335 417377 – Mail: intereurisland@enars.it  

Per la partecipare presenziale viene richiesta una quota associativa di Euro 3,00 e per chi vuole e può un’offerta libera consigliata.


Come raggiungere la sede:

Sede Associazione Marcellino, ingresso da Via Cave n.293, Padova, seguendo il percorso indicato nella cartina di seguito e le indicazioni ‘Associazione Marcellino Vais’.

Se sei in macchina, moto/scooter o bicicletta puoi parcheggiare di fronte alla sede, entrando da via Cave e seguendo il percorso segnalato in giallo (riferimenti: cavalcavia dell’aeroporto a fine di Via Sorio uscendo dalla città oppure uscita n.5 di Corso Australia – Tangenziale).

Se sei a piedi puoi arrivare con gli autobus urbani n.06 e n.12 ed entrare da via Cave.

Report finale dell’esperienza di GloCal Service-Learning di Sara Ficarella UNIPD

Ricordo
bene la mattina in cui, durante una supervisione su Zoom del corso di
Mentor-Up, proposto in seno al Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione, dell’Università di Padova (UNIPD), era stato invitato un ospite esterno, un professore che presentava
un programma di Service-Learning in Brasile. Ricordo bene di esserne stata
attratta, di essermi immaginata così lontana da casa in un contesto così
diverso. Ricordo bene anche la sensazione del “non è il momento, non adesso”.
Ma ricordo ancora meglio quando, l’anno successivo, quel momento è
arrivato: il momento della decisione, la frenesia, l’emozione del primo
messaggio al Prof, Nicola Andrian, il coordinatore del programma. Mancavano pochi giorni a
Natale e fuori nevicava. Chi l’avrebbe mai detto che il Natale successivo,
invece, lo avrei passato in spiaggia, tra un tuffo in oceano e un sorso ad
un’acqua di cocco all’ombra di una palma?!

Weekend formativo in Bivacco

*Già
durante la primavera è iniziato il percorso di formazione e preparazione alla partenza, gestito dal professor Nicola e dai due studenti brasiliani
del Master in Educazione, Cultura e Territori Semiaridi PPGESA, dell’Università dello Stato della Bhahia (UNEB) in intercambio in Italia, Berg e Edvan, che ci hanno introdotto alla
lingua portoghese e aalla cultura brasiliana, in particolar modo nordestina, oltre ad
essere sempre state due presenze importanti e disponibili durante tutto il percorso.
Gli incontri di formazione sono stati un momento fondamentale soprattutto per
la conoscenza dell’equipe: Sofia, Luna, Lucia, Diana, Virginia, Giulia. Le sei
donne che sarebbero poi diventate colonne portanti di tutta l’esperienza.
Energia, gioia, bellezza, passione, divertimento, curiosità, apprendimento,
scoperta: tutti elementi che hanno accompagnato i mesi pre-partenza. Non sono
mancate, ovviamente, le incertezze: dove sto andando? Perché? Perché così
lontano? Cosa mi spinge?
Domande, tante, dubbi, altrettanti; che, nonostante tutto, non sono stati
abbastanza forti da limitare o bloccare quella spinta, quel richiamo,
quell’attrazione verso la novità.

O
começo
Primo aereo intercontinentale, saluti, lacrime, ansie, gioie.
Sono arrivata a Petrolina l’11 agosto 2023. Il primo impatto è stato forte ma
mi ha permesso immediatamente di tirar fuori le strategie di adattamento più
efficaci. I primi sono stati giorni di orientamento, di conoscenza, di fatica
con la lingua, di curiosità, di esplorazione, di ricerca di una sim card e del
supermercato più vicino casa. Sono stati i primi avvicinamenti a quello che,
nei mesi successivi, sarebbe stato un vero e proprio mergulho nella vita tra i
due lati del ponte, tra le città di Juazeiro e Petrolina, tra Bahia e Pernambuco. Sono
stati i momenti in cui ho sentito i pori del mio corpo aprirsi al nuovo per
essere pronti ad assorbire quanto più possibile.

Il mio sogno di vivere un periodo di vita in America Latina ed esplorarla
cresceva sempre di più. Stavo concludendo il mio percorso di studi alla Magistrale in
Psicologia di comunità, della promozione del benessere e del cambiamento
sociale, e l’unico step che mi mancava era la realizzazione di un tirocinio
professionalizzante. E allora, quale momento migliore per partecipare al
programma BEA&Intereurisland, basato proprio sull’intercultura, la
cittadinanza attiva, il cambiamento sociale e l’educazione, se non quello?  Percepivo una linea immaginaria che univa i puntini di quel momento della mia
vita.

Le prime due settimane, inoltre, sono state improntate alla visita degli enti partner che
il programma propone, al fine di lasciare spazio alla scelta personale di dove
svolgere il proprio tirocinio.
Dopo un primo momento di valutazione, era giunto il momento della scelta.
Ricordo quando, prima di partire, ridevo e scherzavo con i miei amici e le mie
amiche dicendo che sarei andata in Brasile a fare lo stage in un carcere minorile. Già
lavoravo con adolescenti e per me rappresentavano tanto una sfida quanto una
soddisfazione. E poi, l’istituzione del carcere mi ha affascinata sin
dall’inizio dei miei studi.
La visita al carcere minorile di Petrolina non ha fatto che rafforzare in me
queste sensazioni di interesse, di curiosità, di voglia di conoscere questa
nuova realtà. E ancora una volta, percepivo un connubio di elementi a mio
favore che mi stavano trascinando nella direzione giusta.
FUNASE-CASE
L’istituzione che si occupa di adolescenti in conflitto con la legge nello
stato del Pernambuco è la FUNdação de Atendimento Socio Educativo (FUANSE). Con sedi in diverse città dello Stato, fra le quali anche Petrolina, il centro
socio-educativo lavora con ragazzi di età compresa tra i 12 e i 18 e in casi eccezzionali fino ai 21 anni. È
stato il luogo che, durante tutta l’esperienza, più mi ha messo alla prova. È
stata una sfida tanto personale quanto professionale in quanto donna bianca
privilegiata all’interno di un contesto abitato da ragazzi che hanno avuto la
sfortuna di crescere in un ambiente per loro sfavorevole, caratterizzato nella
maggior parte dei casi da situazioni economiche precarie, famiglie
disfunzionali, droga e violenza.
Durante il primo mese, assieme alla mia compagna Luna, abbiamo partecipato alle
lezioni scolastiche che si tenevano la mattina nell’istituzione, assistito ai
primi colloqui con la psicologa nostra referente e abbiamo iniziato a conoscere
i ragazzi durante i momenti di intervallo tra un’attività e un’altra. Tutti i
ragazzi hanno sempre avuto un grande rispetto per noi e, seppur nella
diffidenza iniziale e nella difficoltà nell’instaurare una relazione con loro,
lo scambio è sempre stato interessante ed intenso.
Tante sono state le volte in cui, tornando a casa, non riuscivo a non portare
con me anche il carico emotivo delle loro storie, della sofferenza che i
ragazzi provavano, delle loro necessità, dei loro bisogni.
Tante le volte in cui, invece, non riuscivo a togliermi dal viso un sorriso
stampato quando nei momenti di svago mi insegnavano a giocare a calcio ridendo
della mia incapacità, o quando, in disparte, si aprivano con me e mi
raccontavano dettagli intimi e personali della loro vita, dimostrando di
riporre in me una grande fiducia.
Questi primi momenti hanno permesso a me e Luna di instaurare un buon legame
con loro che ci ha permesso di conoscere i loro interessi e le loro esigenze. A
partire da queste osservazioni, assieme abbiamo pianificarto il nostro progetto specifico di Service-Learning, vincolato al corso di Extensão (Social Engagement) di Relaçoes interpessoais e dinamicas de grupo, proposto dal PPGESA, UNEB: il progetto RAPresentaçoes, un laboratorio di rap e hiphoh, volto
ad utilizzare la musica e l’arte come strumenti di rielaborazione ed
espressione della propria storia. Rispetto alle aspettative, è stato un vero e
proprio percorso ad ostacoli che ci ha messe a dura prova, a volte per le
difficoltà organizzative, a volte per il disinteresse dei ragazzi.
Laboratorio alla FUNASE

Mi sono dovuta armare di tanta pazienza, attesa, ascolto, attenzione, calma,
flessibilità e adattamento. Ma grazie alla collaborazione dell’equipe della FUNASE, dei professionisti di rap, hiphop e graffiti, e dell’appoggio esterno
dell’equipe BEA&Intereurisland tutta, il progetto si è svolto al meglio, ha
raggiunto i suoi obiettivi ed ha portato alla redazione di alcuni testi che i
ragazzi hanno a volte
letto a volte improvvisato in rima nell’arte del freestyle.

“A viela é cheia de desafios,

Mas eu não vou chorar

O tempo que perdi chorando

É o tempo que levo pra lutar

E aquelas pessoas que me viram
caindo,

Hoje me veram se levantar.”

Senza
dubbio, è stata l’esperienza più arricchente del progetto. è indescrivibile
quanto questo percorso mi abbia fatto crescere, pensare, riflettere,
decostruire e ricostruire.

Ma
BEA&Intereurisland è anche tanto altro. Nonostante il carico di lavoro
giornaliero, per me sono stati FONDAMENTALI due elementi: il corso di Relaçoes interpessoais
e dinamicas de grupo, tenuto dal professor Nicola Andrian, che mi ha dato gli
strumenti per far fronte a tante delle situazioni vissute poi all’interno
dell’ente. È stato una guida, un manuale pratico e teorico con un carico di
materiale e conoscenze da applicare non solo nei contesti delle relazioni
d’aiuto, ma nella vita ogni giorno. Altro elemento importantissimo che ha
accompagnato tutta l’esperienza di tirocinio è stato il corso di italiano che
io, Lucia e Virginia abbiamo realizzato con gli studenti dell’Università Federale do Vale do São Francisco (UNIVASF) di
Juazeiro. È stato un percorso di apprendimento ed è stato simbolo di
intercambio puro, in un constante confronto tra culture, lingue e ideologie.

Equipe Bea&Intereurisland 2023

C’è
poi tutta la vita al di fuori dei corsi e del tirocinio, le esperienze, le conoscenze, le
amicizie, gli affetti. Le birre al Portelinha, i bagni nel Rio São Francisco,
le tendate sull’ilha di Massangano, le rode di capoeria, le rode di samba e
tutti i momenti informali che mi hanno permesso di conoscere la storia del
Brasile e la cultura della Bahia, che mi hanno fatto apprendere tanto
sull’anti-colonialismo, sul privilegio, sul capitalismo e sulle conseguenze e
l’impatto che questo ha avuto lì; che hanno fatto sì che io mi jogassi, mi
mettessi in gioco, dubitassi, riflettessi, facessi domande, che ci provassi e
che ci credessi.

Lasciare
il Brasile per me è stato lasciare un pezzo di cuore.
Porto con me i sorrisi dei ragazzi della FUNASE quando terminavano il loro
periodo di internamento ed attraversavano la porta d’uscita; porto con me la
loro gioia quando saltavano e pogavano ascoltando le loro canzoni rap preferite;
porto con me la soddisfazione nel sentirsi dire che “quando ci siete voi, meninas,
i ragazzi sono più felici”.
O Rio São Francisco

Porto con me i discorsi filosofici attorno alle esperienze che stavamo vivendo
quando ci incontravamo con le altre ragazze dell’equipe; porto con me le
infinite riflessioni che Nicola ha fatto nascere in me.

Porto con me il suono del pandeiro e del berimbau, come quello delle casse per
strada collegate h24 con musiche funky.
Porto con me i sorrisi delle persone; quegli sguardi tanto profondi che sempre
mi hanno colpito; il calore ed il contatto umano; il calore di Petrolina e
Juazeiro, queste due piccole realtà tanto pure quanto intense all’interno del
Sertão. Porto con me la cura e la passione per le piccole cose; la semplicità.
E la bellezza delle spiagge, le palme, i banani, le cascate, quella magica natureza
con la quale il contatto è tanto sentito quanto ricercato.
Porto con me questo e
altro. E qualcosina la lascio qui dai, che tanto io, in Brasile, ci torno
presto.
Sara
Tirocinio professionalizzante Post-Lauream, UNIPD

“Io sono qui oggi, ogni giorno, a convivere con la consapevolezza che potrei essere la prossima …” (dalla testimonianza che segue)

 Una riflessione, un minuto di rumore e una testimonianza, dal Dipartimento di Scienze Umane, DCH III, dell’Università dello Stato della Bahia, Brasile.

Martedì 21 novembre, dalle 17.45 alle 19.15 si svolge, come ogni martedì, la lezione del Corso di Extension, Relazioni interpersonali e dinamiche di gruppo, promosso dal Master PPGESA del Dipartimento di Scienze Umane, del Campus III, di Juazeiro, Bahia (nella regione nord-est del Brasile). Al corso partecipano studentesse UNIPD in mobilità internazionale, studentesse brasiliane e persone della comunità.

Stiamo approfondendo dal punto di vista teorico e pratico la Comunicazione Non Violenta e, in questa lezione, in particolare, l’aspetto fondamentale dell’assumersi la responsabilità dei propri sentimenti in un processo di connessione empatica profonda, uno dei pilastri della CNV.


La riflessione ci toglie dalla nostra zona di conforto, ancora una volta, ma questa volta lo spostamento è grande e arriviamo a condividere il tragico evento del femminicidio di Giulia Cecchettin, a opera dell’ex fidanzato Filippo Turetta. Un momento forte, carico.


Oltre alle riflessioni, seguendo l’invito arrivato proprio dall’Università di Padova, come gruppo decidiamo di dedicare anche un minuto di ‘rumore’, concordando sul desiderio di ” … condividere questo piccolo atto, così lontano ma forse così vicino alla famiglia di Giulia e a tutte le donne vittime” (parole di una delle studentesse del gruppo).

Alla fine della lezione mi avvicina una studentessa e mi chiede se avesse potuto mandarmi un suo breve racconto lasciando a me (docente del corso) la decisione di condividerlo assieme al video …
Il racconto mi arriva due giorni dopo e il Cuore mi si riempie di dolore … e riconosco la Potenza della condivisione e l’assoluta necessità di educazione profonda, unica cosa che potrà veramente cambiare.

“Mia madre è morta nel 2000, 23 anni fa. E’ stata cancellata con un
rigo dalla pagina, da un uomo che ha creduto di poter risolvere a
colpi di pistola tutti i suoi problemi. Ciò che è accaduto a Giulia,
e che continua ad accadere alle donne che dicono “No”, è un sintomo di un sistema che autorizza gli uomini a ucciderle.
Mio padre era un paramedico, di buona famiglia. Aveva amici, colleghi, vicini e conoscenti che lo stimanavo e che mai lo avrebbero ritenuto capace di un gesto del genere. Ma lo ha comunque fatto, perché poteva. E dietro di sé ha lasciato una scia di sangue, che ha cambiato per sempre decine di vite attorno a quelle che si è preso.
Il giorno in cui le cose cambiano è il giorno in cui smettiamo di
sorprenderci. Sono omicidi che avalliamo con il nostro silenzio e
che la società sostiene.
Un giorno ho avuto una conversazione con una ragazza che credevo mia amica. Un nostro conoscente mi aveva dato uno schiaffo senza motivo. Io ero davanti a lei in lacrime e lei mi ha detto che era stata colpa mia. Che avrei dovuto dire basta, dire no, convivere con l’accaduto.
Che non importa se un uomo è grande, grosso e vaccinato, se tu rimani ferita per quello che ti fa la responsabilità è comunque la tua. Io sono qui oggi, ogni giorno, a convivere con la consapevolezza che potrei essere la prossima. Perché non ho visto il mostro arrivare, gli ho aperto la porta di casa. Ma non mi sentirò mai in colpa per aver provato ad avere fiducia. I mostri ci osservano dietro a concetti di possesso e performatività tossica. E non ci servono. Uccidere queste idee malsane è solo il primo passo da intraprendere.”

(Studentessa del corso di Relazioni interpersonali e dinamiche di gruppo, DCH III, UNEB, Juazeiro-BA.)

Riferimenti sulla CNV: ‘Le Parole sono Finestre o Muri’, di Marshall B. Rosemberg, Esserci Edizioni, 2017.

Nicola Andrian, Docente del corso e coordinatore del programma di scambi

Giorno internazionale dello studente – 17 Novembre

Giornata internazionale dello studente. Dia internacional do estudante. International Student Day

Jean Opletal

Il 17 novembre 1939, a Praga, nove studenti e professori vennero giustiziati dai nazisti senza regolare processo.

Il 28 ottobre dello stesso anno, gli studenti dell’Università Carolina di Praga manifestarono contro l’occupazione nazista per celebrare il 21° anniversario dell’indipendenza della Repubblica Cecoslovacca. Il movimento venne brutalmente represso dai tedeschi. Alcuni civili e 15 studenti sono rimasti feriti e Jan Opletal, uno di loro, è morto in ospedale, l’11 novembre.

Il 15 novembre il feretro iniziò il suo cammino verso la Moravia, regione natale di Opletal. Il corteo funebre diventò in breve tempo una manifestazione antinazista che vedeva coinvolti numerosi studenti. Qualcuno ipotizza che i tedeschi avessero permesso il corteo ben sapendo cosa sarebbe successo, in modo da avere un pretesto per la successiva repressione.

Il corteo funebre di Jan Opletal


Il 17 novembre la Federazione Centrale degli Studenti Cecoslovacchi fu invasa dai nazisti. Lo stesso giorno vennero chiuse tutte le università ceche e 1200 studenti vennero arrestati e deportati nel campo di Sachsenhausen. Nove fra studenti e professori, accusati di aver orchestrato la manifestazione, vennero fucilati. I loro nomi sono: Josef Matoušek, Jaroslav Klíma, Jan Weinert, Josef Adamec, Jan Černý, Marek Frauwçirt, Bedřich Koukala, Václav Šafránek, František Skorkovský.

Le università rimasero chiuse fino alla fine della guerra. Nel 1941, due anni dopo le manifestazioni e l’omicidio degli studenti universitari a Praga, si tenne a Londra, nel Regno Unito, il Consiglio studentesco internazionale, con la partecipazione di diversi studenti rifugiati.

In questo giorno, è stata creata la Giornata Internazionale degli Studenti il ​​17 novembre, data delle esecuzioni. Questa data fu istituita nel 1941, a Londra, per iniziativa dell’International Student Council, come omaggio al tragico episodio degli studenti assassinati durante la Seconda Guerra Mondiale dai nazisti.

Negli anni a venire in questo giorno sono stati realizzati eventi e movimenti importanti per la Storia contemporanea, quali, per esempio, la Rivolta contro la dittatura dei Colonnelli, nel 1973 al Politecnico di Atene; la grande manifestazione per il cinquantesimo anniversario, sempre a Praga, protestando contro il governo comunista.

La giornata ha progressivamente perso di importanza ma, per il programma Intereurisland, il 17 novembre è divantata la data del Cyber incontro di studenti universitari. Un evento sognato, organizzato e vissuto per ‘Respirare il Mondo’.

Breve video del I Cyber incontro: https://www.youtube.com/watch?v=C3IRkpKuJOA

Così recita la Lettera di intenti del I Cyber ​​incontro Internazionale di studenti universitari (17 novembre 2020), firmata da tante(i) partecipanti: 

“Come equipe Intereurisland & Scholas Chairs, professoresse(i) e studentesse(i) universitarie e persone vincolate a progetti sociali provenienti da diversi paesi del mondo, esprimiamo il desiderio di incontrarsi, conoscersi e dialogare al di là delle frontiere territoriali, culturali, di religione, razza, età, di background accademico e di qualsiasi altro tipo, andando oltre ogni forma di pregiudizio e discriminazione, violenza e oppressione. Vogliamo condividere le nostre storie e riflettere insieme su come essere cittadini attivi e pro-sociali, valorizzando il nostro contesto (il Locale) e aprendo mente, cuore e anima al Globale.” 

Fonti

https://it.wikipedia.org/wiki/Giornata_internazionale_degli_studenti

https://www.pravaler.com.br/noticias/datas-comemorativas/dia-internacional-dos-estudantes-conheca-a-historia-e-origem-da-data/

https://www.uradio.org/la-giornata-internazionale-degli-studenti-una-riflessione/

IV (Cyber) Encontro de estudantes universitários / international meeting of university students, e de pessoas envolvidas em projetos de aprendizagem solidária – 17 de novembro de 2023

ITA – POR – ESP – ENG – FRA

ITALIANO

17 novembre 2023, dalle ore 10.15 alle ore 12.30 (fuso orario di Brasilia GMT-3) 

Un incontro aperto a studenti (ma anche a docenti, ricercatrici/ori e tecniche/i) di qualsiasi università e a persone vincolate a progetti di Social Engagement (Responsabilità sociale dell’Univeristà con la comunità), di tutto il mondo e di qualsiasi età, razza e/o credo religioso.

Con Certificato di partecipazione

Link iscrizione: 

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfDImeaWlKLoAMfUgaH5ItEYZxKhb7MjbCePqHVsl_XzbyTIQ/viewform

Presentazione“Come equipe Intereurisland & Scholas Chairs, professoresse(i) e studentesse(i) universitarie e persone vincolate a progetti sociali provenienti da diversi paesi del mondo, esprimiamo il desiderio di incontrarsi, conoscersi e dialogare al di là delle frontiere territoriali, culturali, di religione, razza, età, di background accademico e di qualsiasi altro tipo, andando oltre ogni forma di pregiudizio e discriminazione, violenza e oppressione. Vogliamo condividere le nostre storie e riflettere insieme su come essere cittadini attivi e pro-sociali, valorizzando il nostro contesto (il Locale) e aprendo mente, cuore e anima al Globale.” Così recita la Lettera di intenti del I Cyber ​​incontro Internazionale di studenti universitari (17 novembre 2020), firmata da tante(i) partecipanti.

Partecipanti al II Cyber incontro, nel 2022

A seguito della ricchissima esperienza del I cyber incontro e dopo le belle e significative esperienze degli incontri internazionali di Castel Gandolfo (2018), New York (2019), Madrid (2021) e Santiago del Cile (2022) – vogliamo continuare a “Respirare” il Mondo, consapevoli di appartenere a una comunità più ampia e a un’umanità condivisa, e a tracciare nuove percorsi di dialogo e democrazia, con protagonismo e creatività”


Il 17 novembre è la Giornata internazionale dello studente universitario, in memoria dei 9 studenti e professori di varie università dell’ex Repubblica Cecoslovacca, fucilati dalle truppe naziste il 17 novembre 1939.

Do you want to breathe the World? here is the video of the I Cyber meeting … https://www.youtube.com/watch?v=C3IRkpKuJOA


PORTUGÛES

17 de novembro de 2023, das 10h15 às 12h30 (fuso horário de Brasília GMT-3)

Um encontro aberto a estudantes (mas também a professores, investigadores e técnicos) de qualquer universidade e a pessoas envolvidas em projetos de Social Engagement (Responsabilidade Social da Universidade com a comunidade) de qualquer lugar do mundo, idade, raça e/ou crença religiosa.

Com Certificado de Participação

Link de inscrição: 

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfDImeaWlKLoAMfUgaH5ItEYZxKhb7MjbCePqHVsl_XzbyTIQ/viewform

Apresentação: “Como equipe da Intereurisland & Scholas Chairs, professor(es) e estudante(s) universitário(s) e pessoas envolvidas em projetos sociais de diferentes países do mundo, expressamos o desejo de nos encontrarmos, de nos conhecermos e de dialogarmos para além do território. e fronteiras culturais, religião, raça, idade, formação acadêmica e qualquer outro tipo, indo além de qualquer forma de preconceito e discriminação, violência e opressão. Queremos partilhar as nossas histórias e refletir juntos sobre como sermos cidadãos ativos e pró-sociais, valorizando o nosso contexto (o Local) e abrindo a nossa mente, coração e alma ao Global.” Assim se lê na Carta de Intenções da I Internacional Ciberencontro de estudantes universitários (17 de novembro de 2020), assinado por muitos participantes.

17 de novembro é o Dia Internacional do Estudante Universitário, em memória dos 9 estudantes e professores de diversas universidades da antiga República Checoslovaca, fuzilados pelas tropas nazistas em 17 de novembro de 1939.

Você quer respirar o mundo? aqui está o vídeo do I Cyber Meeting …

https://www.youtube.com/watch?v=C3IRkpKuJOA

ESPAÑOL

17 de noviembre de 2023, de 10:15 a 12:30 (zona horaria de Brasilia GMT-3)

Un encuentro abierto a estudiantes (pero también a profesores, investigadores y técnicos) de cualquier universidad y a personas involucradas en proyectos de Social Engagement (Responsabilidad Social Universitaria con la comunidad) de cualquier parte del mundo, edad, raza y/o creencia religiosa.

Con certificado de participación

Enlace de registro: 

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfDImeaWlKLoAMfUgaH5ItEYZxKhb7MjbCePqHVsl_XzbyTIQ/viewform

Presentación: “Como equipo de Cátedras Intereurisland & Scholas, profesor(es) y estudiante(s) universitario(s) y personas involucradas en proyectos sociales de diferentes países del mundo, expresamos el deseo de encontrarnos, conocernos y compartir. diálogo más allá del territorio. y fronteras culturales, religión, raza, edad, formación académica y de cualquier otro tipo, yendo más allá de cualquier forma de prejuicio y discriminación, violencia y opresión. Queremos compartir nuestras historias y reflexionar juntos sobre cómo ser ciudadanos activos y prosociales, valorando nuestro contexto (lo Local) y abriendo nuestra mente, corazón y alma a lo Global.” Esto es lo que reza la Carta de Intención de la 1ª Lecturas del Cyberencontro Internacional de estudiantes universitarios (17 de noviembre de 2020), firmadas por muchos participantes.

El 17 de noviembre es el Día Internacional del Estudiante Universitario, en memoria de los 9 estudiantes y profesores de diversas universidades de la antigua República Checoslovaca, fusilados por las tropas nazis el 17 de noviembre de 1939.

¿Quieres respirar el mundo? aquí el vídeo del I Ciber Encuentro…

https://www.youtube.com/watch?v=C3IRkpKuJOA

ENGLISH

November 17, 2023, from 10:15 am to 12:30 pm (Brasília time zone GMT-3)

A meeting open to students (but also to professors, researchers and technicians) from any university and to people involved in Social Engagement projects (University Social Responsibility with the community) from anywhere in the world, age, race and/or religious belief .

With Certificate of Participation

Registration link: 

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfDImeaWlKLoAMfUgaH5ItEYZxKhb7MjbCePqHVsl_XzbyTIQ/viewform

Presentation: “As a team from Intereurisland & Scholas Chairs, professor(s) and university student(s) and people involved in social projects from different countries around the world, we express the desire to meet, to get to know each other and to dialogue to beyond the territory. and cultural boundaries, religion, race, age, academic background and any other type, going beyond any form of prejudice and discrimination, violence and oppression. We want to share our stories and reflect together on how to be active and pro-social citizens, valuing our context (the Local) and opening our mind, heart and soul to the Global.” This is what the Letter of Intent of the 1st International Cyberencontro reads of university students (November 17, 2020), signed by many participants.

November 17th is International University Student Day, in memory of the 9 students and teachers from various universities in the former Czechoslovak Republic, shot by Nazi troops on November 17th, 1939.

Do you want to breathe the world? here is the video of the I Cyber Meeting…

https://www.youtube.com/watch?v=C3IRkpKuJOA

FRANÇAIS

17 novembre 2023, de 10h15 à 12h30 (fuseau horaire de Brasilia GMT-3)

Une rencontre ouverte aux étudiants (mais aussi aux professeurs, chercheurs et techniciens) de n’importe quelle université et aux personnes impliquées dans des projets d’engagement social (responsabilité sociale universitaire avec la communauté) de n’importe où dans le monde, âge, race et/ou croyance religieuse.

Avec attestation de participation

Lien d’inscription: 

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfDImeaWlKLoAMfUgaH5ItEYZxKhb7MjbCePqHVsl_XzbyTIQ/viewform

Présentation: « En tant qu’équipe des chaires Intereurisland & Scholas, professeur(s) et étudiant(s) universitaire(s) et personnes impliquées dans des projets sociaux de différents pays du monde, nous exprimons le désir de nous rencontrer, de faire connaissance et de dialogue au-delà du territoire. et les frontières culturelles, la religion, la race, l’âge, la formation universitaire et tout autre type, allant au-delà de toute forme de préjugés et de discrimination, de violence et d’oppression. Nous voulons partager nos histoires et réfléchir ensemble à la manière d’être des citoyens actifs et prosociaux, en valorisant notre contexte (le Local) et en ouvrant notre esprit, notre cœur et notre âme au Global. » C’est ce que dit la Lettre d’Intention du 1er Lectures internationales Cyberencontro d’étudiants universitaires (17 novembre 2020), signées par de nombreux participants.

Le 17 novembre est la Journée internationale des étudiants universitaires, à la mémoire des 9 étudiants et professeurs de diverses universités de l’ancienne République tchécoslovaque, abattus par les troupes nazies le 17 novembre 1939.

Voulez-vous respirer le monde? voici la vidéo du I Cyber ​​​​Meeting…

https://www.youtube.com/watch?v=C3IRkpKuJOA

XII nacional e III internacional Workshop de Educação Contextualizada SemiArido Brasileiro (WECSAB), PPGESA, DCH III, UNEB

Intereurisland e Progetto BEA al XII nacional e II internacioanI WECSAB: Workshop de Educação Contextualizada para a Convivência com o Semiárido Brasileiro – Workshop di Educazione Contestualizzata per la Convivenza con il Semiarido Brasiliano.

ON – LINE: Seguici … Síganos … nos siga … fillow us: http://youtube.com/@PPGESAUNEB
Do presente ao porvir – desafios éticos, contextualização dos saberes e atravessamentos tecnológicos – Dal presente al futuro: sfide etiche, contestualizzazione della conoscenza e scoperte tecnologiche.

18.10.2023, 14.30 horas (Brasilia Time)
A primeira parte da Sessão Temática 01 ‘A educação cura, a saúde ensina’ discutirá a “Saúde mental no contexto internacional” e acontecerá na quarta-feira, 18 de outubro, das 14:30 às 16:30, no Auditório ACM, DTCS Campus III, Uneb/Juazeiro.
A sessão será composta por Bárbara Eleonora Bezerra Cabral (Univasf, Brasil); Gustavo Alejandro Albornoz Hormazábal (UCSH, Chile); Emerson Elias Merhy (UFRJ, Brasil); e Claudia Marino (Unipd, Itália); tendo como mediador o professor Nicola Andrian (Uneb).

19.10.2023. 17.30 (Brasilia Time)
🎶🎵 Já para o encerramento do nosso segundo dia de evento, teremos o Sarau Internacional junto a parte II da sessão de Lançamento de Livros do nosso evento, que acontecerá das 17:30 às 20:00, no Canto de Tudo, DCH III, Uneb/Juazeiro.
A música ficará por conta dos Docentes e Discentes do Ppgesa e DCH III (Uneb) e conta com a presença especial das estudantes italianas em mobilidade (Unipd).

XII nacional e III internacional Workshop de Educação Contextualizada SemiArido Brasileiro (WECSAB), PPGESA, DCH III, UNEB

Intereurisland e Progetto BEA al XII nacional e II internacioanI WECSAB: Workshop de Educação Contextualizada para a Convivência com o Semiárido Brasileiro – Workshop di Educazione Contestualizzata per la Convivenza con il Semiarido Brasiliano.

ON – LINE: Seguici … Síganos … nos siga … fillow us: http://youtube.com/@PPGESAUNEB
Do presente ao porvir – desafios éticos, contextualização dos saberes e atravessamentos tecnológicos – Dal presente al futuro: sfide etiche, contestualizzazione della conoscenza e scoperte tecnologiche.

18.10.2023, 14.30 horas (Brasilia Time)
A primeira parte da Sessão Temática 01 ‘A educação cura, a saúde ensina’ discutirá a “Saúde mental no contexto internacional” e acontecerá na quarta-feira, 18 de outubro, das 14:30 às 16:30, no Auditório ACM, DTCS Campus III, Uneb/Juazeiro.
A sessão será composta por Bárbara Eleonora Bezerra Cabral (Univasf, Brasil); Gustavo Alejandro Albornoz Hormazábal (UCSH, Chile); Emerson Elias Merhy (UFRJ, Brasil); e Claudia Marino (Unipd, Itália); tendo como mediador o professor Nicola Andrian (Uneb).

19.10.2023. 17.30 (Brasilia Time)
🎶🎵 Já para o encerramento do nosso segundo dia de evento, teremos o Sarau Internacional junto a parte II da sessão de Lançamento de Livros do nosso evento, que acontecerá das 17:30 às 20:00, no Canto de Tudo, DCH III, Uneb/Juazeiro.
A música ficará por conta dos Docentes e Discentes do Ppgesa e DCH III (Uneb) e conta com a presença especial das estudantes italianas em mobilidade (Unipd).

Immersione nel contesto di accoglienza – l’equipe Bea&Intereurisland 2023 arriva in Brasile

Anche per l’equipe Bea&Intereurisland 2023, si è conclusa una delle fasi più delicate e importanti del programma. L’arrivo e l’immersione nel contesto di interesse.

L’equipe quasi completa all’arrivo all’aeroporto di Petrolina-PE, Brasile

Come equipe dello scambio interculturale Intereurisland, che si sviluppa attraverso un accordo bilateriale fra l’Università dello Stato della Bahia (UNEB) e l’Università di Padova (UNIPD), siamo state&i accolti in modo molto caloroso dal Mestrado (Master) in Educazione, Cultura e Territori Simiaridi (PPGESA), rappresentato dal Coordinadore, il Prof. Josenilton Nunes, e dal Dipartimento di Scienze Umane, Campus III, UNEB, della città di  Juazeiro, rappresentato dalla Direttrice, la Prof.ssa Edonilce da Rocha Barros.

As Boas Vindas al Dipartimento di Scienze Umane, Campus III, della UNEB


La città di Juazeiro, dello Stato della Bahia, confina con la città di Petrolina, del Pernambuco e le due città sono divise solo dal Fiume São Franccisco, uno dei più grandi corsi d’acqua del Brasile e dell’intera America Latina. Le due città costituiscono, di fatto, un agglomerato urbano con circa 500.000 mila abitanti.


L’equipe del PPGESA e del DCH III, UNEB, Juazeiro-BA


Immergersi, oltre a voler dire “Entrare completamente in un liquido o in una sostanza semiliquida”, significa: “Addentrarsi in qualcosa, inoltrarsi […] sprofondare, darsi completamente o dedicarsi con assiduità.” .
O anche può essere: “Penetrare in un ambiente, in uno spazio, ecc., in modo da esserne interamente avvolto.” (Vocabolari Il Nuovo De Mauro e Treccani)

Visita alla FUNASE CASE, centro di reclusione per minori in condizioni di conflitto con la legge.

Il conoscere profondamente il contesto (straniero) di accoglienza è uno dei processi ritenuti più importanti e significativi per l’esperienza di scambio interculturale proposta sia dal Progetto BEA che dal programma Intereurisland.

Visita al Centro di Attenzione Psico Sociale CAPS II di Petrolina


Un processo che inzia sin dal primo contatto fra studentesse(i) e/o volontarie(i) (d’ora in avanti studenti e volontari) e il coordinamento, ancora nel proprio paese (nella fase pre-partenza) e che finisce solo alla chiusura di ogni attività, al rientro dalla mobilità. A volte non si chiude nemmeno a questo livello.
Visita alla Casa di accoglienza di minori vittime di violenza di Juazeiro


Si ritiene di grande importanza anche e soprattutto approfondendo sempre di più l’approccio GloCale alle esperienze di Service-Learning vissute nei periodi di mobilità. Un approccio che trova nell’educazione contestualizzata una nuova lente, una nuova chiave di lettura del dialogo interculturale, della responsabilità sociale dell’università con la comunità e dell’educazione ad una cittadinanza attiva e pro-sociale.
Visita al CAPS II di Juazeiro

In questa fase, il programma propone, fra le altre cose, la visita dell’equipe a tutti gli enti parten, che costituiscono la rete di collobarozioni della comunità per la realizazione della parte pratica nella comunità, dei progetti di Service-Learning.

Visita al CAPS Infantile di Petrolina

La scelta dell’ente di stage, da parte di ogni studentessa, avviamente solamente dopo essere entratafisicamente nell’ente, aver interagito con una o più persone dell’equipe multidisciplinare, soprattutto con la persona di riferiemento del proprio ambito, che per la totalità delle studentesse di questa equipe è la psicologia.


Visita all’APAE di Petrolina

Anche in accordo con le ultime linee guida della UNIPD, le studentesse svilupperanno le attività di tirocinio con la supervisione della Prof.ssa e psicologa Barbara Eleonora Bezerra Cabral (UNIVASF) e la psicologa Thâmara Cavalcante. Quik di seguito la foto di uno degli incontri d’equipe con loro.
Equipe con le Tutor Brabara C. e Thâmara C..

 A seguito di questa fase, si entra nella pianificazione e realizzazione dei progetti specifici di Service Learning, sotto il grande cappello del progetto di Extensão ‘La relazione educativa e di aiuto in contesti extrascolastici’.

Buon cammino a tutte e tutti noi,
Nicola Andrian
Coordinamento programma